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d’Aminta Re di Macedonia, e Padre del grande Alessandro, e trovossi con lui all’espugnatione di Bizantio. Discepoli di costui furono Diade, e Cherea.

[109][341]PIRRO, come scrive Ateneo à Marcello, fù inventore di Machine da guerra. Scrisse un libro intitolato i Poliorcetici, cioè espugnativi delle Cittadi, ne quali trattò de cuniculi, e cave sotterranee con le cose à loro appartenenti; secondo me questi è quello, che corrottamente ne testi di Vitruvio si dice Firo, di cui egli fà memoria nel proemio del settimo fra Mecanici, dell’opere del quale egli afferma d’essersi servito nello scrivere delle Machine da Guerra.

[109][340]AGESISTRATO: questi ancora fù inventore di machine, e ne scrisse, e perciò fù da Vitruvio allegato nel numero di quegl’altri, de quali egli si valse. Ateneo à Marcello si valse delle cose sue, affermando, che nell’arte delle Machine da lanciare egli superò di tanto gli antichi, che apena trovino fede appresso chi le sente raccontare; percioche una sua catapulta di tre cubiti lanciava lontano tre stadii, e mezzo, & una di quattro un mezzo miglio intiero.

[109][340]HEGETORE da Bizantio fù inventore, come scrive Ateneo à Marcello, del-


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