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in riguardo della picciolezza della sua mole, per prodroma all’insigne, e celebratissima Opera delle Vite intere de medesimi Matematici, alla di cui impressione mi vado apparecchiando. Travagliò dodici anni continui questo eruditissimo Letterato in raccorre le notizie, che gli bisognavano, per formare l’accennata grand’Opera, alla quale applicò l’animo, subito che ebbe composta per impulso di grata riconoscenza la Vita di Federico Comandino suo Maestro, e insieme uno de chiarissimi lumi della sua Patria: riputando egli cosa non convenevole, dopo d’aver scritto del suo Mae-
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