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a restensando vitoalie per lo vito de li soldati chi doviano venire e tuti davano largamenti e tra le 4 e 5 hore di note a li 17 de novembre de 1513 ionse in Lavagnola lo zembo de zucare e Joane asatore1 con 1500 boni fanti la più parte balestreri a li quali gli fu dato vetoalie da senare abondantemente e tuti li amici de fregosi di Lavagnola per servacione de loro vita se tirono in casa de lo dito Leonardo abate che la sua casa era spachiosa perche gia se era tirato a stare dentro de Saona in fosa vera in una casa de batesto e gerardo borredone gia la masnata de dito Leonardo ge erano acasati e cenato che ebe li soldati ne andono a riposare e nel fare del lo jorno in ordenanza venero da lo borgo de santo Joane e quelli de la muragia tirono alquanti pesi de artelaria e fereno uno soldato de finaro e li soldati tirono con balestre e archibusi ala muragia dove amazono Zolam priano e li todeschi chi erano dentro volevano usire fora fingendo de volere conbatere per adinpire quelo che anci aviano tratato e lo gobernatore non li volse lasare uscire e visto lo zembo de zucare che lo tratato non havia auto efeto finse defare una ritirata e per le crose in gran freta ionsono a porta belera2 credendose di trovarghe bernardo gambarana con li uomini che teneva in casa però non contronono alcuno


  1. Il primo di questi due condottieri di parte Adorna che il nostro A. chiama lo Zembo, in altro manoscritto lo dice Signore di Zuccare, certamente Zuccarello. L’Asatore, il Verzellino lo fa da Savona (v. Verz. T. I. pag. 424). Forse uno fra i tanti piccoli condottieri al soldo di fazioni, che in que’ tempi deliziavano amici e nemici.
  2. Per chi è giovane diremo che porta Belaria o Villana esisteva ove a ponente ha sbocco l’attuale via Untoria, lo spazio ne è oggi in parte occupato da piazza Giulio II. Essa veniva eretta sul principio del 1300 come risulta da una epigrafe murata su di essa che ancora si leggeva nel secolo XIV, ce la tramanda il Verzellino.
    1326 de Mense Augusti N. D. Io. Guarnerius de Castello potestas Civitatis Savone hoc opus fecit fieri.