Campo fregozo e Sebastiano de oria quali tenivano 200 / alamani a guardia de dita cita chi stavano ala porta de santo Ioane e avendo li signori adorni grande desiderio de avere la cita de Saona tratono con forza de dinari con li diti alamani chi mandando li signori adorni fantarie a la impresa de Saona che ge dariano la porta de Santo Ioane e fato lo acordio li adorni ne avisono bernardo da ganbarana1 quale se mise molti amici de adorni in caza a questo efeto che venendo li adorni con ezercito, che dito bernardo com li omini che avia in caza dovese andare a fornire e a aprire la porta belera acio che li adorni poteseno libera menti intrare in la cita e li adorni feceno massa de soldati a laltaro lontani 7 migia da Saona soto la custodia delo signore de sucare e di Ioane asao citadino de Saona e ali 17 de noembre li adorni mandono una litera in la villa de lavagnola a dirisata a mio padre leonardo abate per la quale lo avizavano como infra le 3 / 4 / ore di
- ↑ L’illustre e nobile famiglia Gambarana, ebbe origine in Savona da Filippo Gambarana venuto da Pavia ad abitarvi come Vicario sul principio del 1300. Diede essa i più chiari giureconsulti del Rinascimento, capitani e prelati (come dal Verz. e da note inedite del G.B. Pavese, di G. T. Belloro e del Garoni op. cit.).
Bernardo Gambarana, che vediamo di parte Adorna, era fratello a Raffaele e a Giacomo. Questi veniva mandato ambasciatore dai Savonesi a Luigi XII in Milano nel 1507 (v. Arch. Com. lib. mastro della contabilità dei Razion. 1507, XII Iunii). Il Raffaele fu a soldo del Duca di Milano come capitano di milizie, fu Vicario Generale di Gian Galeazzo e di Lodovico il Moro. Fu da esso mandato ambasciatore a diversi principi.
Non è nostro intendimento tessere la biografia di ciascun casato delle famiglie savonesi che si presentano nella cronaca del nostro A., il che ci porterebbe fuori del compito che ci siamo assunti con queste note. Solo daremo un breve cenno di alcune fra le più chiare per lustro e per l’azione loro sulle vicende del nostro Comune.