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papa Iulio fece molti citadini de Saona richi2 fasendoli signori e gubernatori e capitani de cita e castele e tra li altri Ioanne


    grande utile et proficto ad quella cita, pertanto ve lo ricomandamo summamente et ogni favore et adiuto che li prestarete lo receperemo da v. Magcie per cosa gratissima, que bene valeant. Ex Asta die XXV Septemb M.D.I.

    Soprascritta al di fuori.
    Magnificis viris Dominis Antianis civitatis Saone Amicis nostris carissimis.
    Firmato all’ originale
    Episcopus astiensis Cardinalis Sti Petri ad vincula Major penitentiarius.
    Da tale lettera risulterebbe errata la data in cui il Garoni fa trovare il Nani in Savona come maestro.
    Un Codice inedito di certo Filippo Ferro fa originaria questa famiglia di Zuccarello e già in Savona sul principio del 1400. Quel che è certo si è che prosperava in Savona sulla fine del 1500, e in quel tempo abbiamo un Domenico de Nani arciprete e Canonico di Savona e poi Vicario dei Cardinale Raffaele Sansone Vescovo di Savona, al quale dedicò la famosa Poliantea per esso composta e stampata in Savona l’anno 1514.
    Troviamo infine ancora questa famiglia in Savona ricchissima nel 1620 in un Gio. Gerolamo Nano Sig. di Reino e di Montelione nel Regno di Napoli. Eresse questi una cappella nella Cattedrale dedicata alla Natività di Nostro Signore con assegnamento perpetuo, e pose questa lapide alla sua sepoltura:
    Ad aeternitatis memoriam, perpetuo censu, sacris aris aediculaque extructa ad humanum decus Castro Reini ac feudo Montisleonis acquisito, ut adversus Deum pietas erga familiam honestas conservetur, ne quid desit Joannes Hieronymus-Nani patricius Savonen. Sepulchrum hoc sibi Violantae Grassae coniugi cariss. haeredibusque vivens effecit. Anno Salutis MDCIII. Aetatis suae LVII.
    (V. Verzellino v. ii. p. 184).
    Un Girolamo Nani lo vediamo nel 1589 18 luglio assistere assieme a Battista Crema e Francesco Podensana al contratto che fa il Vescovo Costa con i conventuali di S. Francesco, per la cessione della loro chiesa e convento da convertirsi nella nuova cattedrale. (V. note al Verzellino v. ii op. c. p. 609).
    Potendo anche avere un qualche interesse il conoscere quanto fu speso


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