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qui note le vicende subite da questo codice agli studiosi lettori.
Descrittone il formato ed in succinto passato in rassegna quanto contiene, soggiunge il Neri1:
«Prima del secolo XVII non abbiamo trovato alcun riferimento ai manoscritti lasciati dall’Abate. Gli scrittori, e furono parecchi, che dettarono in varie guise la storia dell’apparizione di N. S. della Misericordia, hanno citato come fonte il nostro savonese, ma niuno ci lasciò indicazione di sorta sopra i codici donde venivano tratte quelle notizie. Gian Vincenzo Verzellino reca pur egli il nome dell’Abate fra gli autori da lui esaminati per la sua compilazione storica, ma è a credere vedesse soltanto il primo dei manoscritti, perchè nell’anno 1567 ha registrato questa memoria.... Gio Agostino Abate notò le guerre del 1498 sino al 1567 assai diligentemente2, parte delle quali egli stesso vide... compose ancora un libro d’Aritmetica e di Geometria... le quali cose sono presso Alessandro Abate, dott. di legge...».
«Non v’ha dubbio (continua il Neri), ci sembra che qui si accenni precisamente alla materia conte-
- ↑ V Achille Neri, studi biografici e letterari. Genova, Tip. Istituto Sordo-Muti 1890.
- ↑ Verzellino, Vol. II p. 81, dice assai curiosamente.