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e chi meno si convenia offendendo, cioè te medesimo, e amici, e patria, e noi; noi ti staremo in collera insino a tanto che tu avrai fiato; e laggiù le nostre sorelle, le leggi d’inferno, non t’accoglieranno benignamente, sapendo che ti sei provato di abbatterci e di umiliare quanto potevi1. Onde non ti lasciar sobillare da Critone2, che tu innanzi faccia quello che dice egli, che quello che diciamo noi.
- ↑ Ora morrai tu giusto per opera d’ingiusti; ma se disobbedirai, sarai tu ingiusto, odiato dalle leggi, quanto tu le hai spregiate e negate; e all’Ade, le leggi di laggiù sapranno ben colpire te, infrangitore di leggi, rinnegatone del patto che avevi stretto con la tua patria, di vivere obbedendole.
- ↑ Cioè sobillare dall’apparente giustizia, che sembra esserci a scansare l’altrui ingiustizia.