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42 | capitolo primo |
multiformi fenomeni della sua vita; le contraddizioni vi coesistono spesso e sorprendono, ogni tanto, la ragion contristata. Quel veder non di rado la forza imperiosa d’un sentimento insinuarsi nel mondo storico e dominarlo, sforzare le resistenze invalide della ragione abbandonata, mettendola per vie perigliose che la trarrebbero a rovina sicura, è uno spettacolo triste che qualche volta ti fa disperare di quella verità, alla quale hai consacrato il miglior sangue dell’anima. L’apparire delle demenze che si cacciano per entro alla trama della ragione, ne rompono d’un colpo le fila, ne sconcertano il lavoro e ne arrestano l’evoluzione già cominciata, benché tu creda che quello scempio disonesto non duri, pur ti fa pensieroso siili’ umano destino, e guardi crucciato a quelle fatue correnti sollevate per l’atmosfera morale, davanti alle quali si nasconde per tanti secoli la offesa dignità della scienza.
Con tutto ciò quel mischiarsi degli accidenti che fa spesso incompleta l’evoluzione, se prova che la realtà storica non possiamo immaginarla con norme preconcette ma investigarla qual’è, ci ammonisce del pari che le resistenze fra gli abiti ciechi del sentimento e le virtù della ragione scientifica si fanno men forti, tanto che il compenetrarsi organico della realtà storica colla realtà ideale nel senso moderno diverrà più concorde. Oggi, benché circoscritto nel giro di pochi, è già una forza, e tal forza contro la quale si rompe ogni resi-