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il senso moderno. | 41 |
moltitudini, inesperte e grosse, non possono avere un laboratorio di spirito; per ciò ricevono non danno. I grandi e fecondi rinnovamenti dell’intelletto e della coscienza non si fanno dalle moltitudini inconscie, ma da que’ pochi cervelli in cui si trasmette e si propaga l’eredità della vita; nel popolo, come tale, vi troverai lo istinto rude e selvaggio che spesso si ruina a rivoluzioni violente e sterili; ma le rivoluzioni ideali si preparano in una regione troppo alta perchè le moltitudini vi possano partecipare di subito. Vi parteciperanno certo più tardi, secondo che usciranno dal loro stato arrivando grado per grado alla realtà storica del senso moderno.
Che se l’evoluzione di tanti stati si può dir progressiva appunto perchè s’è compiuta, l’effetto non fu per altro senza intermittenze e senza danni. Le idee non prevalgono sempre nella vita storica nè prevalgono sole, ma per virtù di influssi strani che le menano dietro a se stesse, facendole trionfare con una vittoria incompleta e qualche volta funesta. È ben doloroso pel saggio il quale non cerca che il vero, ed a cui un’idea vai più di mille mondi, quel dover confessare a se stesso che il vero non saprebbe di subito prevalere senza l’aiuto di sentimenti, la maggior parte dei quali sono effetto di false imagini delle cose, e producono un inganno psicologico il più disforme dalla realtà storica. L’umanità, pur troppo, non è così semplice da circoscriverne con una formola astratta i