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il senso moderno. 37

senso moderno in cui s’accoglie la miglior parte di questa vita, ci reca in se stesso le testimonianze di quel lavoro progressivo sempre, pur in mezzo ad intermittenze, a regressi, ad evoluzioni non ben resolute, che accusano non un disegno predisposto e voluto, ma l’opera inconscia delle idee che attraversarono i pericoli dell’organismo.

Infatti, se tu esamini addentro nel senso moderno, vi troverai che gli stati che oltrepassò coesistono ancora; egli ti rivela il progresso già fatto, ma del pari i danni patiti. Il progresso vi si partecipa per tanti gradi in guisa che dentro di noi rimangono ancora le reminiscenze del passato e le preparazioni dell’avvenire. Il senso moderno non è compiuto che in pochi, cioè in coloro nei quali l’evoluzione del cervello corrisponde all’evoluzione della realtà storica. Son essi i rappresentanti legittimi del mondo intellettuale e morale, i veri, i soli uomini generatori di progresso, perchè portano dentro di loro il lavoro di tutti. Ciò che vive in essi non è individuale ma universale: ciò che apparisce per loro non è accidente sterile ma sempre un’idea feconda; è razionale perchè prodotto necessario del tempo.1 Quando si dice

  1. H. Spencer, nei First Principles (London, 1862, pag. 123) notò stupendamente la necessità e la legittimità delle idee che corrispondono col tempo storico: «Whoever hesitates to utter that which he thinks the highest truth, lest il should he too much in advance of the time, may reassure himself by looking at his acts from an impersonal point of