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il senso moderno. 27

ganismo umano, certamente distruggeresti del pari ogni coscienza di pensiero; il senso moderno non vive che concorporato, cogli organi. Tuttavia ciò non significa che v’abbia soltanto una vita organica; la vita non s’è arrestata a quel punto; c’è qualche cosa di più dell’organismo, c’è il pensiero storico che s’è prodotto e moltiplicato dagli organi.

Il che tanto è vero, che se il senso moderno non fosse altro che un fenomeno dell’organismo, sarebbe stata impossibile la vita storica, e quindi impossibile ogni progresso intellettuale e morale; giacchè l’organismo, come realtà fisiologica, non potrebbe creare una forma storica se non per mezzo d’un impulso dinamico che converta la quantità fisiologica in quantità intellettuale.1 Or donde gli

  1. V’ha de’ fisiologi, anche eminenti, che spiegano i fenomeni storici come fenomeni dell’organismo, e niente più. Un gruppo di idee non è per essi che un gruppo di moti più vasto. Ma fra E un fenomeno e E altro intercede un abisso; il passaggio da un moto ad un’idea non può essere immediato come quello di un moto ad un altro. Si badi che io non nego, come fanno certi spiritualisti, che nel moto si contenga il pensiero (H. Lotze, Mikrocosmos. Leipzig, 1869, T. I, pag. 294, seg.); nego soltanto che quel contenuto sia immediato, il che, parmi, è ben diverso; se non lo contenesse, almeno virtualmente, non lo potrebbe rivelare in se stesso. Ma questa rivelazione del pensiero nel moto appartiene ad uno stato recente, se non della vita cosmica, certo della vita terrestre e molto più dell’umana. C’è una storia del moto ch’io credo la più ardua di tutte, e che la scienza tenterà forse più tardi, quando saranno tanto moltiplicate le scoperte fisiche da poter maglio penetrare i segreti della vita. L’atomo si