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dente. D’altronde, durante più anni di viaggi e di dimora intermittente in quegli spazi di mare, egli non aveva veduto cos’alcuna per sè medesimo. In questi indizi tutto si limitava a parole dette, e udite dire. Washington Irving è costretto di confessare che questi fatti «non hanno dovuto essere conosciuti da Colombo se non dopo che la sua opinione era formata, nè servirono che a confermarla.»

Checchè sia di ciò, sin dall’anno 1474, la sua risoluzione di muovere alla scoperta di terre, che presentiva esistere nell’ovest era determinata. Giovatosi di un toscano che dimorava a Lisbona, aperse un carteggio con uno de’ più celebri scienziati d’Italia, il medico fiorentino, Paolo Toscanelli, matematico e cosmografo, il quale era accolto familiarmente alla Corte Pontificia ne’ suoi viaggi a Roma, ed a cui il Re di Portogallo chiedeva parere sopr’argomenti che risguardavano la geografia e la navigazione.

Questo Paolo Toscanelli, uomo pieno d’ardore per la scienza, era stato stimolato allo studio delle matematiche dal vecchio artista, orefice, scultore, ingegnere, Brunellesco, il quale sollevò in aria e vesti di marmo l’ammirabile cupola di santa Maria del Fiore a Firenze. Toscanelli erasi addato allo studio della natura: era conosciuto sotto nome di fisico Paolo, poiché a quel tempo i medici non avevano altro titolo. Dopo lette tutte le relazioni esistenti de’ viaggiatori passati, la sua passione per la cosmografia lo aveva messo in relazione coi viaggiatori delle diverse nazioni che giungevano in Italia e andavano a Roma, centro della cristianità e dell’incivilimento.

Dai due soli frammenti che ci sono pervenuti del carteggio di Colombo col medico Paolo, risulta:

1.° che, anteriormente al mese di giugno 1474, Colombo aveva comunicato al dotto fiorentino il suo disegno di navigazione all’ovest: Toscanelli mandò a lui copia di una lettera, che da alcuni giorni aveva scritta in risposta ad una del canonico Fernando Martinez, il quale gliel’aveva inviata da parte del Re di Portogallo; la qual lettera porta la data del 25 giugno 1474;

2.° che Toscanelli trovò un vivo interesse nelle lettere di Colombo; che giudicò grande e nobile quel suo desiderio di