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88 libro primo

popolo che dava opera alle scoperte: così acquistò nozioni sempre più esatte sull’Oceano e sulle regioni del mezzogiorno.

L’idea che in silenzio si afforzava in lui, ed il germe fecondatovi dalla riflessione, dallo studio e dall’assidua contemplazione dell’opera divina subì tutto ad un tratto nella sua propria casa un rapido sviluppo. Negl’intimi lor trattenimenti, sua suocera, donna di un’eminente pietà e grande zelo per la Chiesa, sorpresa della inclinazione di lui a penetrare lo sconosciuto, e del suo desiderio di scoprire contrade ignorate, gli raccontò la vita di suo marito, ch’era stato un valente uomo di mare; gli narrò in qual modo aveva cooperato alla scoperta di diverse isole; e gli fidò le annotazioni e i giornali de’ viaggi di lui. Da queste osservazioni Colombo cavò in breve un appoggio al suo disegno: esaminò i progressi dei Portoghesi sulle coste di Guinea, e la strada che seguivano per quivi pigliar terra. Alcun tempo dopo s’imbarcò con dona Felippa alla vôlta del suo sterile possedimento di Porto Santo, e vi rimase alquanto tempo: quivi gli nacque il suo primogenito Diego.

Attorniato dall’immensità dei flutti, imagine dell’infinito, sotto la luce abbagliante del sole tropicale, il genio di Colombo maturava negli abissi del suo pensiero un’idea sovrumana, un divisamento più ardito d’ogni eroismo sin allora conosciuto. Ciò che vide, ciò che intese non fece che corroborare l’ardimento delle sue induzioni. Le sue abitudini, le sue inclinazioni, le sue relazioni di vicinato e di parentado parevano già ordinate per servire all’impresa ch’elaborava nelle profondità della sua riflessione.

La seconda sorella di dona Felippa aveva anch’essa dei diritti sulle possessioni di Porto Santo: diventò moglie di Pedro Correa, che fu governatore dell’isola. Nella intimità domestica Colombo poteva comunicare i suoi concetti cosmografici a questo valente navigatore, e profittare delle sue osservazioni: ebbe altresì occasione di fare alcuni viaggi alle isole più avanzate nell’Atlantico, lungi dalla costa africana: andò a Madera, alle Azzorre, passò alla costa di Guinea, visitò la foce del fiume d’oro, el rio d’oro, dimorò alla fortezza di san Giorgio della Mina, ampliando così il campo della sua sperienza e la scala de’ suoi paragoni