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introduzione 51

lombo di tornare a Lisbona ed accettare le nuove proferte del re di Portogallo, ma sì piuttosto gii amori e la gravidanza avanzata di una bella dama di Cordova, dona Beatrice Enriquez, madre di don Fernandez Colombo, figlio naturale dell’ammiraglio, nato il 15 agosto 1488.» Tale è la conclusione di Humboldt: sulle asserzioni altrui compromette il suo gran nome senz’avere esaminato da sè.

Noi affermiam che Humboldt niente lesse in proposito, ma seguì alla cieca Navarrete, che aveva alla sua volta supinamente copiata la menzogna di Spotorno, che l’aveva presa da Napione, il qual Napione l’aveva attinta nelle sofisticherie d’un leguleio che, appunto a cagion d’essa avea perduta la sua causa. Nondimeno, questa accusa è stata così generalmente ammessa, che la si tiene per fatto vero: più di ottanta scrittori l’hanno ripetuta, gli uni dopo gli altri: oggidì questa calunnia, nata cinquantadue anni fa, procede così accreditata da assumere autorità di documento storico, fondata su date, e nomi avuti in gran rispetto: nè si troverebbe forse un solo scrittore, di prima o di ultima classe, che, trattando questo argomento, ardisse prendere sopra di sè di non ripetere per l’ottantunesima volta l’antica calunnia.

Annichiliamola, finalmente, se piace a Dio.

Noi protestiamo formalmente contro la indicata calunniosa affermativa: neghiamo il fatto di unione illecita; neghiamo le particolarità che la risguardano; affermiamo che dona Beatrice Enriquez di Cordova fu sposa legittima di Cristoforo Colombo genovese: neghiamo la di lei povertà; neghiamo la sua ignobile condizione; neghiamo la sua gravidanza lorchè giunse a Colombo il messaggio del re di Portogallo; neghiamo la pretesa passione di Colombo per Beatrice, e ch’essa sola avesse trattenuto Colombo in Ispagna.

E di tutto ciò ecco le prove.


§ V.


Mentre Colombo visse, unqua non fu sospetta la natura delle sue relazioni con Beatrice Enriquez, nè mai posta in questione la legittimità del suo secondogenito: l’idea di una simile accusa non