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capitolo nono 431

istanti. L’Infante fu sepolto primieramente. nella cattedrale di Salamanca, ma Diego de Deza si era affezionato al suo allievo con tenerezza paterna: egli aveva stillate le sue virtù e la sua scienza nel figlio della grande Isabella, e careggiava il Principe qual figlio delle sue cure, delle sue veglie, avendo messo in lui le sue compiacenze, e la sua predilezione: la sua afflizione fu tale che non poteva trattenersi pubblicamente dal piangere, e la copia delle lagrime lo impediva di leggere il messale, e di celebrare la messa: non potè risolversi ad ufficiare nella chiesa nelle cui tombe riposavano le reliquie dell’amato alunno; venne trasferito al vescovado di Palencia.

Rispetto alla Regina, è noto come quel colpo le fosse funesto: da quel giorno comincio la sua salute a declinare, quella salute cui nulla dianzi aveva potuto alterare, nè le fatiche della guerra, nè i lavori di gabinetto, nè le veglie della corte. Ma Isabella seppe vincere il suo dolore per non trascurare gl’interessi de’ suoi popoli.

Nondimeno, soffrendo la pena e le amarezze che opprimevano il cuore della Sovrana adorata, Cristoforo Colombo ebbe il coraggio di starsene silenzioso sino al 23 dicembre. Vedendo l’ammiraglio l’impossibilità di vincere la resistenza passiva degli uffici di Siviglia, a dir de’ quali non si potevano vettovagliar le navi a motivo dei prezzi eccessivi che dimandavano i mercanti, e della poca sollecitudine che mostravano a incaricarsi delle somministrazioni, egli si fece autorizzare, d’accordo con Fonseca, a fermare il prezzo delle provvigioni e munizioni destinate per le Indie; e, mancando gli approvigionatori, a provvedervi esso medesimo.

Così, dopo diciotto mesi di pazienza, il grande ammiraglio dell’Oceano, il vice-re delle Indie fu ridotto a correre in persona le botteghe per acquistare fagioli, fave, riso, vino, porco salato, piselli, olio, e via via. Questo da fare strano, e questa fatica che il suo zelo pel servigio di Dio e de’ Re gli avevano fatto accettare, non furono il minore de’ suoi sacrifizi: ricordava lungo tempo dopo il prezzo a cui aveva ottenuto di vettovagliare le sue navi. Per ben due volte nel medesimo rapporto accenna con qual pena conseguisse le provvigioni di