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374 libro secondo

tracciò operai e giardinieri. Le caravelle recavano altresì bestiame per formar greggi ed armenti, e diversi oggetti, gli uni destinati ai malati, e,in altri alla casa dell’ammiraglio.

Delicatamente ingegnosa nella sua sollecitudine pel rivelatore del globo, la Regina, ricordando la passione ch’egli aveva per le belle biancherie, pei profumi, per le cose semplici ma elette, e le frugali abitudini del suo vivere, volle essa medesima mettere assieme un supplemento di mobili e di provvigioni che avess’egli a trovare di suo gradimento. Queste cure graziose, spesso volgari, e solite ascondersi tra l’ombre della domestica vita, qui riescono a destare più grata emozione. L’amicizia della Regina si palesa nell’affettuosa previdenza della sua sollecitudine pel ben essere di Colombo: non fu mai tenuto conto di coteste intime corrispondenze tra quelle due anime nobilissime. Ecco ciò che mandava la Regina Cattolica al grande ammiraglio dell’Oceano.

Per la sua camera

Un letto di sei materassi coperti di tela di Brettagna, tre paia lenzuoli e quattro guanciali di tela fina di Olanda, una ricca coperta trapuntata, un piumino a frange; indi, come tappezzeria, in memoria dell’amore che portava a’ paesaggi ed alle cose boscherecce, una doppia tappezzeria rappresentante alberi di Europa, con due portiere della medesima stoffa, cioè figuranti i medesimi soggetti, e un tappeto da camera smaltato di colori brillanti, che figuravano fiori: due cofani ad uso d’armadi con coperta di drappo, quattro coperte di gala, e suvvi ricamato il suo stemma gentilizio: inoltre dieci quinterni di carta per la sua corrispondenza epistolare, e buona quantità di profumi, colla giunta di venticinque libbre di acqua di rose, e altrettante di acqua di fior d’arancio.

Per la sua mensa

Quattro paia di tovaglie fine, sei dozzine di serviette o tovaglioli, sei asciugamani, due casseruole d’argento, due vasi, una saliera e dodici cucchiai d’argento, dodici candelabri dorati, e trenta libbre di candele di cera.

Per suo uso

Cento libbre di riso con una libbra di zafferano condimento consueto della minestra di riso e del pilau appo i Genovesi;