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320 libro secondo

montagnosa, lontana circa sette leghe, che in onore del giorno, l’ammiraglio chiamò la Dominica.

Tutta la flotta ringraziò Dio solennemente. La gioia era estrema: tutti que’ viaggiatori novizi nella vita marinaresca vi si trovavano troppo a disagio e sospiravano la terra. Avanzandosi verso l’isola, se ne scoprì un’altra alla destra della Graziosa Maria, coperta di alte foreste. Un po’ più lungi ne furono additate quattro. Non avendo l’ammiraglio potuto trovare un porto conveniente alla Dominica si diresse sopra la seconda isola; vi discese, tenendo lo stendardo reale della spedizione, attorniato dal suo Stato Maggiore, e ne prese signoria in nome delle Loro Altezze nella forma consueta, consacrandola alla Vergine con nome di Graziosa Maria. ll padre Boil e i suoi Religiosi non si trovavano a bordo coll’ammiraglio, essendo imbarcati sopra altra nave. Nella sua qualità di astronomo, l’amico di Colombo, il Francescano Juan Perez di Marchena stavagli accanto: fu così il primo sacerdote che calcasse il suolo del Nuovo Mondo: dovette in questa circostanza benedire la Croce di legno che, secondo la sua abitudine, l’ammiraglio faceva rizzare in tutte le terre che scopriva, ad esprimere lo scopo della sua impresa, e rendere omaggio al Redentore.

La dimane, l’ammiraglio si volse alla più grand’isola di quel gruppo, e le impose il nome di Guadalupa, in memoria di Nostra Signora del convento della Guadalupa, in Ispagna, e secondo la promessa da lui fatta ai Religiosi di quel monastero.

La più picciola delle caravelle fu mandata in cerca di un porto. Avendo il capitano veduto un ancoraggio, prese terra accompagnato da alcuno de’ suoi, entrò le case donde gli abitatori erano fuggiti abbandonandovi i loro figliuoli: vi trovò due grandissimi papagalli, di una specie sconosciuta, copia di cotone filato, provvigioni da bocca e quattro o cinque ossa di gambe e di braccia umane.

L’ammiraglio si trovava nella principale delle isole Caraibe, verso le quali si era diretto salpando dalle Canarie. Con una precisione prodigiosa, era giunto in diritta linea al centro della regione abitata dai Cannibali; perocchè la Guadalupa che i suoi feroci abitatori chiamavano Turuqueira, era la sede della confederazione de’ mangiatori d’uomini.