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probità, e che aveva fatto prestare alla Regina cinque milioni di maravedis per quell’armamento. Questa modesta organizzazione di uffici fu il primo germe della potente amministrazione coloniale, che doveva diventare il Consiglio Reale delle Indie.

In alcune settimane fu compiuto un gran lavoro. Nella sola giornata del 23 maggio, i Monarchi apposero la loro firma a diciassette ordinanze, cedole ed ordini relativi alla spedizione. Fu aperto un credito a servizio de’corrieri speciali di Siviglia alla corte, cotanto il corteggio si accrebbe. Fu fatto l’appalto per fornire i viveri da bordo e le munizioni da trasportare. Si compose il servigio sanitario eleggendo medico in capo della flotta, il dotto Chanca, ch’era medico dell’Infante. Si fe’ divieto ad ogni nave e ad ogni persona di andar senza autorizzazione, con mercanzie alle Indie.

Si comando al governatore di Granata di trarre dall’arsenale dell’Alhambra cinquanta paia di corazze, altrettante balestre e spingarde; all’alcalde di Malaga di fornire un simil numero d’armi; ed al maggior generale dell’artiglieria, Rodrigo Narvaez, di somministrar artiglierie di campagna colle necessarie cariche di polveri e palle. Fernando di Zafra ebbe incarico di arruolare venti lavoratori o zappatori che sapessero far trincere e scavar canali; e venti cavalieri armati di lance. A Juanoto Berardi, ricco armatore fiorentino, in relazione con tutti i porti per le provvigioni di mare, fu spedito ordine di noleggiare una nave di dugento tonnellate. Egli era chiamato familiarmente alla corte col suo prenome di Giannetto; aveva seco un eccellente aritmetico, suo compatriota, amante di cosmografia e di belle lettere, il quale, se non raccolse ricchezze dirigendo onestamente gli affari del suo patrono, preparava inconscio, mercè le sue relazioni coll’ammiraglio, le basi di una rinomanza che ha oltrepassato il suo sapere, il suo merito, i suoi viaggi, e fors’anco le sue pretensioni: costui si chiamava Amerigo Vespucci.

La Regina fece poscia aggiudicare la rendita di diecimila maravedis all’ammiraglio, siccome quello che vide prima d’ogni altro l’isola di San Salvatore.

La dimane 24 maggio, la Regina fece in dare per mezzo di