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capitolo undecimo 283

saggero dell’Altissimo, prostrato dinanzi al tabernacolo, alla presenza di Gesù Cristo vivente nella Santa Eucaristia, scrutò di nuovo il suo cuore tra queste funebri imagini del nulla e delle pompe umane. La dimane, dopo soddisfatto al dovere, rivide i suoi antichi amici, l’abate Sanchez e Cabezudo, gli invitò a venirlo a trovare a Palos, e mostrò loro gli Indiani, e l’oro del Nuovo Mondo.

L’obbligo di Colombo non era per anco interamente soddisfatto: doveva andare a Nostra Signora della Cintura, nella medesima provincia di Huelva. È noto che vi andò umilmente, a piè nudi e in camicia, secondo il tenore del voto.

Dopo soddisfatti, per quanto era da lui gl’impegni de’ suoi voti, Colombo tornò alla sua guida spirituale, il padre Giovanni Perez de Marchena. Per oltre sette mesi egli era stato privo degli alimenti sacri della fede e del pane dei forti: sentiva il bisogno di ravvivare l’anima sua, di rinfrescarla colla calma benefica della regola, di gustare il riposo ristoratore del chiostro. Egli depose nel seno del suo amico segreti che nessuno ha conosciuti. Ciò che aveva patito dagli uomini, ciò che aveva ricevuto da Dio, le sue congetture particolari, ciò che non confidò alla carta, i suoi dubbi, cosmografici, le vedute indefinite, gli abbozzi del suo pensiero, gli arditi corollari della sua intuizione, tutto fu versato in quel vasto cuore, che le rustiche lane di San Francesco ricoprivano. Come l’espansione di queste due anime così ardentemente invaghite del bello e dell’imperituro, come la libera comunicazione di questi due spiriti che si riflettevano l’uno sull’altro, semplici nella loro fede, sublimi nella loro intuizione, dovevano essere feconde di lumi superiori, e di aspirazioni verso quel Verbo divino, nostro Redentore, da cui deriva ogni amore ed ogni carità fra noi!

L’ammiraglio non potè rimanere altro che sette giorni alla Rabida: doveva andare a Siviglia per quivi aspettar gli ordini dei Monarchi, e giunsevi poco innanzi il dispaccio della corte, in data del 30 marzo, direttogli con questo significativo indirizzo: «A don Cristoforo Colombo, nostro ammiraglio del mare Oceano, Vice re e governatore delle isole scoperte nelle Indie.»

ll dispaccio conteneva gratulazioni del suo felice viaggio, lo