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252 libro primo

Diego de Arana e Pietro Guttierez, per informarlo dell’avvenutagli sciagura.

Questa notizia commosse il re sino a piangerne. Incontanente spedì molta gente per aiutare a scaricar la nave; e provvide che fossero conservati intatti gli oggetti che si ritrarrebbero dalla caravella. Di frequente mandava dicendo all’ammiraglio non si attristasse, perocchè «darebbe a lui quanto possedeva.» La gran mercè delle tante e ben dirette braccia, in poche ore fu ogni cosa messa in salvo. Guacanagari fece dare a’ suoi ospiti tre grandi case, affine di deporvi ciò che loro apparteneva: posevi a custodia guardie armate, e andò egli stesso a far eseguire i suoi ordini. Fu tale la sua vigilanza e la probita de’ suoi sudditi che nel trasporto d’ogni cosa, robe, munizioni, viveri e simili non andò perduto neppure un ago. Le simpatie degl’indigeni e la generosità del Principe addolcivano a Colombo l’amarezza di quell’infortunio: e certo, in nessuna parte di Europa avrebb’egli trovato ospitalità più tenera e più cordiale.

Sottomesso sempre alla Provvidenza, e sapendo ch’ella trae spesso il nostro vantaggio da ciò che ci parve sciagura, considerando le diverse circostanze di quel sinistro, avvenuto senza sua colpa, in tempo di bonaccia, non ostante tutti i suoi sforzi per salvar la nave, pel tradimento del padrone della caravella ch’era suo compatriota; considerando che la Santa Maria era rimasta intatta, che nulla andò perduto di quanto portava, neppure una tavola, neppure un pezzo di corda, un chiodo, un pugno di farina; considerando tutto questo, Colombo s’indusse a pensare «che Dio nostro Signore lo aveva fatto arenare affinchè si stabilisse in questo luogo.» Diffatti, poteva lasciare negli stati di un principe ospitaliero alcuni del suo equipaggio, i quali imparerebbero la lingua del popolo, insegnerebbero ad esso la religione cristiana, e raccoglierebbero l’oro durante il suo ritorno in Ispagna. Diversi marinai chiedevano di rimanere nell’isola. ll re Guacanagari era lietissimo che quegli ospiti maravigliosi si fermassero ne’ suoi stati. Siccome di quando in quando scherani antropofagi sbarcavano sulla costa, e rapivano i suoi sudditi per mangiarli, egli sperava che col-