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capitolo ottavo 237

la salute delle anime e l’incivilimento dei popoli, ecco il primo oggetto degli sforzi di Cristoforo Colombo.

Non ostante la fretta che lo cacciava, le maraviglie di questa natura tenevano Colombo come ammaliato. a «Parevagli di trovarsi in mezzo ad illusioni ed a prestigi.» Questi luoghi, la cui magnificenza facendo rimanere attonito lo spirito, comandava il rispetto, e ispirava santi pensieri, ricevette, a motivo di ciò, il nome di Porto Santo. Per ben tre giorni egli si rimase come inchiodato dalla sua ammirazione a Porto Santo sempre in estasi, e non potendo saziare gli occhi: la sua impaziente sete d’oro parve spegnersi nel sereno soave dell’atmosfera e nelle vergini bellezze delle foreste. ll contemplatore della creazione parve che la vincesse per breve istante sull’apostolo della Croce, su quell’incomparabile cercator d’oro, premuroso di vedere terre sconosciute, affine di estrarne il prezzo di un riscatto ineffabile: dimenticava sè stesso nell’ammirazione delle opere del Verbo, e non poteva strapparsi alle seduzioni di quanto gli si parava dinanzi. Quantunque nell’indicare brevemente nel suo giornale le bellezze di questa natura, egli taccia con modestia le sue religiose tenerezze, pur è facile indovinare quali emozioni estatiche rapivangli il cuore. Con qual gioia il figlio adottivo della Famiglia Francescana diceva il suo uffizio secondo la regola dell’Ordine Serafico sotto le vôlte di que’ boschi, tempio primitivo della natura, circondato dai prodigi del Creatore, mescolando la sua voce alle salmodie de’ venti che soffiano per quelle solitudini!

Nondimeno, uno Spirito così pratico e positivo come quello di Colombo non poteva consumare, senza un’immediata utilità per la sua impresa, il tempo concesso alle soddisfazioni dell’anima sua: giovandosi di quel soggiorno, quasi giustificato da contrarietà atmosferiche, egli mandava a diverse parti, sotto il comando di ufficiali accompagnati da interpreti indiani, piccoli stuoli di armati a riconoscere il paese, e a stringere relazione cogli abitatori: ma questi si davano ostinatamente alla fuga. Tutte le indagini tornarono vane. Que’ drappelli riuscirono soltanto a impadronirsi in un villaggio di alcune donne con tre fanciulli, ed a sorprendere un batello d’indigeni, di cui condussero seco i rematori.