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234 libro primo

sotto tutte le forme, e si manifesta in tanta dovizia di produzioni, che lo sguardo non riesce in veruna parte a penetrare sino al suolo.

Per qualsivoglia anima intelligente questa fortunata regione, anche a’ dì nostri, possede irresistibili allettative. Ne’ suoi fiumi diafani l’onda produce riflessi maravigliosi, e il mare che la circonda ha seduzioni senza pari. Il sereno dell’aere, lo splendore dell’azzurro, la vivacità del giorno, i dolci profumi degli zefiri, fanno passare ne’ sensi un vago stimolo seguito da una mollezza piena d’incanti. Tal è l’effetto dell’influenza materiale: ma se il pensiero osa investigar in questo insieme le tracce della scienza divina, distinguere le armonie e le stupende combinazioni di questa prodigalità, che, senza la bellezza de’ fiori, i canti degli uccelli, gli odori balsamici sarebbe per sè atta a spaventare l’imaginazione, tanto le forze della natura vi si spiegano in modo colossale, incontanente la grandezza dell’emozioni corrisponde alla magnificenza degli aspetti.

Dimesticati oggidì da trecento anni di sperienza con queste produzioni allora sconosciute, noi non comprendiamo più la vivezza delle impressioni che dovevano suscitare; la poesia del misterioso e dello sconosciuto si aggiungevano allora alla beltà della forma e del colore delle cose scoperte. Cristoforo Colombo considerava con rispetto misto di riconoscenza questa manifestazione affatto nuova per l’umanità. La sua contemplazione delle opere del Creatore uguagliava i casti trascinamenti del primo amore; e nella emozione di siffatta verginale tenerezza, riassumeva le impressioni della posterità, per lui già, in possesso di tal opulenta eredità, ma di cui il mondo ignorava allora l’esistenza. Nessun uomo unqua provò que’ puri godimenti dello spirito, quelle elasticità. intellettuali, che fecero trepidare il primo contemplatore di tanta parte dell’opera di Dio. La sublimità di quegli aspetti nobilitava la cooperazione, onde lo aveva onorato la Provvidenza, sublimava il carattere della sua missione, e lo sollevava al di sopra di lui medesimo.

Al mezzodì, correndo Cristoforo Colombo in batello lungo la riva, scoprì quel fiume pieno di armonie, nascosto come un segreto di bellezza, alla parte sud del porto: stupefatto di quel-