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226 libro primo


Que’ fiori, que’ frutti, que’ profumi, quegl’intrecciamenti casuali, quelle opposizioni armoniche, che si offerivano così improvvisamente all’osservazione, avrebbero oppresso di stupore qualunque uomo fosse stato meno preparato di Colombo ai prodigi del Creatore. In mezzo a quella abbagliante profusione, lo stesso contemplatore del Verbo, conquiso di troppa ammirazione per tentare qualche particolarizzata osservazione, nè sapendo com’esprimersi, se ne stava in silenzio, e si restringeva a dire «di non aver veduta mai simil cosa.»

D’in sulla sua nave mirava le due rive del fiume, ombreggiate, per quanto l’occhio si stendeva, d’alberi bellissimi, differentissimi dei nostri, carichi, al tempo stesso, di fiori e di frutti, su cui volteggiavano uccelli brillanti di piume vaghissime. Fra le tante specie di piante sconosciute, il suo genio di osservazione distinse palme diverse da quelle che crescono in lspagna nelle Canarie e sulla costa d’Africa.

Premuroso di cominciare la sua ricerca dell’oro, e la raccolta delle produzioni del suolo, l’ammiraglio scese nella scialuppa, piglio possesso di questa terra nella solita forma, vi elevò una gran Croce, impose all’isola il nome di Juana, e al porto quello di San Salvatore. Indi, vedute da lontano due case, andò ad esse. Gli abitatori n’erano fuggiti; non vi trovò che un muto e timido cane, inutile guardiano di alcuni arnesi di pesca. Egli replico il divieto d’impadronirsi di verun oggetto, indi risalì fiume.

La profonda serenità dell’azzurro, la limpidezza trasparente delle acque, la soavità dell’aere, l’emanazioni imbalsamate, la ricca fioritura degli alberi, gli insetti brillanti, le farfalle di fuoco, i colibrì dal color cangiante, le are dalle splendenti penne, il canto degli uccelletti invisibili sotto il fogliame, il variopinto de’ fiori, la leggiadria, la vaghezza de’ prospetti pittorici, delle nuove piante, tutto quel vago insieme di cose non mai vedute prima, sollevavano l’anima di Colombo in un rapimento indicibile: confessava candidamente di non potere abbandonar que’ luoghi che con uno sforzo, e nella speranza di ritornarvi: andava conscio d‘ essere giunto ad una terra di maraviglie.

ll tempo e la sperienza hanno giustificata l’ardente ammira-