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220 libro primo

tronco d’albero, e di un lavoro ammirabile, ove si pensi che ignoravano il ferro: remavano con una specie di pala da forno, corta e larga chiamata pagaia: portavano gomitoli di cotone filato, giavellotti, papagalli dimesticati per farne un commercio di cambio: tutto quanto proveniva da que’ maravigliosi stranieri sembrava loro prezioso, perfino framenti di scodelle e di vetro: davano trenta lire di cotone filato per una bianca di Castiglia, moneta di circa due quattrini: ma l’ammiraglio, non volendo che si abusasse della loro semplicità commerciale, vietò questi scambi usurai.

All’alba del 14 ottobre, l’ammiraglio fece armare la scialuppa della Santa Maria, e i batelli delle caravelle, per trarre a riconoscere l’altra parte dell’isola. Le popolazioni già informate del l’avvenuto, accorrevano recando loro acqua fresca, alimenti, e rendendo grazie al Cielo di quella sorprendente visita. Gli isolani si chiamavano l’un l’altro, e stimolavano ad alte grida i loro parenti, ch’erano tuttavia nelle capanne; e dicevano ad essi: «venite a vedere gli uomini discesi dal cielo: portate loro da bere e da mangiare,» e subitamente uomini e donne accorrevano recando tutti qualche cosa: benedivano Dio alla loro maniera, gettandosi per terra e sollevando le mani. L’ammiraglio notò, in mezzo ad alberi di alto fusto, begli orti facilmente irrigabili, giardini deliziosi, e pietre acconce alla costruzione di chiese.

L’ammiraglio tenne a bordo sette indigeni che voleva condurre in Castiglia per presentarli ai re, insegnar loro la lingua spagnuola, farli cristiani, e renderli poscia alla loro patria. Indi egli aprì le vele.

Allontanatosi appena dai boschetti di San Salvatore, Colombo si trovò nel più felice imbarazzo. A misura che avanzava mirava sorgere dai flutti per ogni verso la ricca verzura di numerose isole: l’occhio non poteva numerarle. Gl’indigeni che stavano a bordo ne nominarono più di cento.

Non ben sapendo donde cominciare la sua esplorazione di cosiffatto arcipelago, il contemplatore della natura si diresse verso l’isola che parvegli la più grande, discosta circa sette leghe. L’ammiraglio la chiamò Santa Maria della Concezione: sbar-