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capitolo settimo 205

le genti del mio equipaggio erano in grande fermento, imaginandosi che in questi mari non soffiava vento per tornare in Ispagna.» Essendo la ribellione imminente, la sua riconoscenza tenne questo così felice soffiar di vento per un benefizio segnalato del Cielo.

Ma la calma di quegli animi non poteva essere di lunga durata: la dimane trovavansi ricaduti nei loro vaghi terrori..Era una domenica. Le alghe, le ulve, le uve del tropico ricomparivano in istrati spessi: la pianura si distendeva erbosa in tutto le spazio visibile; il vento spingeva lentamente verso l’ovest. La calma prolungata dei flutti era anch’essa diventata sospetta. Il mormorare cresceva fra’ marinai. I malcontenti dicevano di trovarsi omai giunti a quegli spazi stagnanti, in cui i venti perdono il loro impulso e il mare il suo ondeggiamento. Già Colombo aveva esauriti i suoi ragionamenti; non aveva più modi di assecurare quelle imaginazioni sconvolte dai loro propri fantasmi: quand’ecco che, in mezzo alle sue perplessità, tutto ad un tratto, senza che il vento si facesse sentire, il mare diventò sì grosso che «tutti n’erano grandemente stupefatti.» Colombo, ringraziando Dio, scrisse sul suo giornale queste parole: «così il mar grosso mi fu profittevolissimo, cosa che non era peranco avvenuta, salvo al tempo degli Ebrei, quando gli Egiziani partirono d’Egitto per inseguire Mosè, che liberava gli Ebrei dalla schiavitù.»

Il 24 settembre continuò a veleggiare all’ovest. Un uccello, detto il pazzo venne sull’antenna; e se ne videro molti altri.

ll “25, martedì, seguitò verso l’ovest con debol vento.

La Pinta si trovava allora così vicina alla Santa Maria che l’ammiraglio s’intrattenne con Martino Alonzo Pinzon, intorno ad una Carta che tre giorni prima aveva mandato a quest’ultimo alla sua caravella: gliela richiese, e Pinzon gliela getto dal suo bordo col mezzo di una corda: su questa Carta erano figurate per ipotesi alcune isole. Martin Alonzo credeva che fossero non molto lontane di là: Colombo gli diceva, che, senza dubbio, trascinato dalle correnti al nord-est, le caravelle non avevano corsa quella sì lunga via che giudicavano i piloti. Questa conversazione ad alta voce, e la risposta del comandante mi-