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CAPITOLO SETTIMO

Accidente preparato sulla Pinta. — Arrivo alle Canarie. — Caravelle portoghesi mandate contro Colombo. — Partenza della spedizione. — Prima osservazione della variazione della bussola. — Scoperta della declinazione magnetica. — Aspetti nuovi dell’Oceano. — Spavento de’ marinai. — ll mare di erbe. — Cospirazione sulle tre caravelle. — Ribellione dei tre equipaggi. — Fermezza di Colombo. — Egli seguita la sua via.— Sua predizione della scoperta per la notte di venerdì 12 ottobre 1492.

§ I.


Gl’incidenti di questa navigazione, riferiti da diversi storici, non ci sono stati finora compiutamente raccontati. La maggior parte de’ narratori si sono attenuti troppo esclusivamente all’estratto che il celebre Las Casas ci ha trasmesso del giornale di Colombo ch’egli aveva avuto sotto gli occhi. Per mala ventura Las Casas, pieno di ardore per l’umanità, ma sprovveduto di sentimento poetico, e straniero al diletto della contemplazione, sotto pretesto di abbreviare, ha rimosso dal giornale di Colombo ogni improvvisa espansione ogni impressione candidamente descritta, non ha fatto neppur grazia a quel certo che di grandioso che vivamente traspare dallo stile del contemplatore della creazione. Las Casas non pensava qual tesoro le sue abbreviazioni rapivano alla posterità. Egli ci ha trasmesso solamente la sostanza tecnica del giornale di Colombo. Nondimeno, colla Storia dell’Ammiraglio, scritta dal suo proprio figlio Fernando Colombo, coll’aiuto della Cronaca delle Indie, di Gonzalo Fernandez di Oviedo, del manoscritto del curato di Los Palacios, delle Decadi Oceaniche, di Pietro Martire di Anghiera, della Raccolta de’ viaggi, di Ramusio, della Storia del Nuovo Mondo di Girolamo Benzoni, e facendo capitale degli storiografi reali delle Indie, Antonio de Herrera e Battista Munoz, è possibile ricostituire nel loro insieme i particolari di quel sorprendente viaggio.