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capitolo sesto 169

egli offerse di contribuire alle spese per l’ottava parte. Questa offerta generosa, fatta in un momento d’indegnazione, fu avidamente accettata. Non ostante questo sacrificio, non gli venne conceduto quanto dimandava. Il Re appalesava già di essere alieno da tale disegno. L’influenza che l’arcivescovo di Granata esercitava sulla Regina paralizzava la di lei volontà: le parve di fatto che la dignità quasi regia chiesta da Colombo fosse per essere un premio troppo oneroso, per grandi che venissero a riuscire le scoperte sperate.

La conferenza era già rotta: il negoziato fu abbandonato. Non ottenendo ciò che aveva chiesto, e non cedendo nulla di quanto esigeva, inflessibile nella sua risoluzione, Colombo gettò gli occhi sulla Francia, il cui re avevagli data risposta. Correva il fine di gennaio, nè volle perdere neppure un giorno di più in trattative inutili cogli Spagnuoli, dappoichè immutabile era la sua determinazione: salutò tristamente i pochi suoi amici, e salito il suo mulo si addrizzò a Cordova, ove lo chiamavano alcune faccende domestiche prima di abbandonare forse per sempre, la Spagna, diventata al suo cuore una seconda patria.


§ II.


Intorno ad Isabella, astro dei nuovi destini della Spagna, gravitavano alcuni spiriti eletti, che riflettevano le chiarezze della ispirazione di lei. Teneri della verità, osservatori della giustizia, desiderosi della gloria di Dio, preoccupati della grandezza della loro Sovrana e della nazione spagnuola, la partenza di Colombo parve loro una perdita immensa, irreparabile, che preparava forse una vergogna e un pentimento eterno alla loro patria. Uno di questi uomini, Luiz de Santangel, ricevitore dei diritti ecclesiastici nell’Aragona, ottenne un’udienza dalla Regina. lnquieto per la gloria della Sovrana adorata, trasportato dal suo zelo, egli espresse a lei amaramente, e in guisa di rimprovero e di lamentanza, la sua sorpresa in veder trascorrere a debolezza lei, il cui coraggio si era sempre mostrato invitto: le mostrò come una tale impresa meritasse la sua protezione, poichè poteva avere i maggiori risultamenti per la gloria di