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148 libro primo

tarii. La sua famiglia, i suoi amici pigliavano un interesse personale ai dibattimenti che stavano per cominciare. ll giovane Gaspare de Gricio, segretario del re, e altri ufficiali della corte, eran nati anch’essi a Salamanca.

Una circostanza singolare e quasi ridicola aumentava il romore di tale avvenimento: la confraternita de’ barbieri di Salamanca aveva la sua bandiera, la sua cassetta della limosina e la sua cappella nel convento di santo Stefano: nella loro vanitosa gioia tutti i figari dell’Università parevano partecipare all’onore reso al convento dei Domenicani: da questo giudichi il lettore, se la loro loquacità potesse lasciar qualche riposo ai loro clienti, e se fosse permesso a Salamanca d’ignorare la esistenza di tal dotto congresso. Perfino i mulattieri e le nutrici sapevano che uno Straniero pretendeva di provare che la terra è rotonda come un arancio, che vi hanno paesi in cui gli uomini camminano col capo in giù, e che, continuando a navigare dirittamente all’occidente, si tornerebbe per la parte d’oriente. ll pubblico stupiva che si trattasse seriamente una simile facezia.

La Giunta fu composta de’ professori di astronomia e di cosmografia che sedevano sulle prime cattedre di quell’Università, e dei principali geografi e geometri che avevano studiato le matematiche sotto maestro Apollonio, e la fisica sotto maestro Pasquale de Aranda, i due soli professori eminenti in fatto di scienze che Salamanca allora possedesse. Nè il padre Juan Perez de Marchena, nè il giovane piloto Juan de la Casa fecero parte di quella riunione. Lo spagnuolo, senza alcun dubbio più competente a que’ di in fatto di cosmografia, il dotto lapidario di Burgos, Jaime Ferrer, che il gran Cardinale onorava della sua amicizia, non aveva per mala ventura potuto essere chiamato: ei si trovava probabilmente allora al Cairo o a Damasco pel suo commercio di pietre preziose.

La Regina, che tante volte nel pensiero di favoreggiare gli studi, aveva assistito alle tesi per la licenza e il dottorato, non volle in questa circostanza colla sua presenza recare impedimento alla libertà della discussione: si privò del piacere di assistere a quella lotta del genio contro l’erudizione. D’altronde, a que’ giorni essa era realmente affaccendata in rivedere tutti