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Sulla Terra scoperta sedesti
Sorridente d'averti con sè;
E stupite le barbare genti
T'inchinaro qual padre, qual re.
Ma tuo serto fur ceppi, e ritorte;
Tua mercede fur l'odio e l'oblio:
Infelice l'incolse la morte
Lunge, lunge dall'italo suol;
Premio pari al tuo merto fu Dio,
Cui sciogliesti con giubilo il vol.
Or risorgi dal tumulo santo;
E contempla qual culto li rende
Questa Terra di gloria, d'incanto,
Che dall'altre mai vinta non fu:
Mira, Grande, siccome si accende
All' amor dell'antica Virtù!