Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/450

430 libro quarto

rientos, i quali non poterono che approvare le sue conclusioni. Il celebre navigatore Sebastiano Cabot risguardava don Fernando come la prima autorità cosmografìca del suo tempo: si vede che pensava a lui nelle sue esplorazioni; e dalle rive del Rio della Plata pregava il Sovrano di non lasciar porre ad esecuzione certi articoli sul pilotaggio, se non si era ottenuto in prima l’assenso di don Fernando Colombo.

Correndo il 1527, Fernando Colombo fu eletto presidente della commissione di esame degli ufficiali di mare, durante l’assenza del celebre Sebastiano Cabot. A notar meglio in qual considerazione fosse tenuto don Fernando, e forse a motivo delle sue temporanee ma gratuite funzioni, l’Imperatore comandò che gli esami per tutti i gradi sarebbero fatti non solamente in sua presenza, ma nella sua propria casa1, affine di risparmiargli ogni disagio; e decise che non potrebbe esser rilasciata alcuna patente senza sua autorizzazione.

L’imperatore Carlo Quinto avrebbe desiderato di averlo sempre seco, ma nessun’offerta giunse a sedurre don Fernando, il quale rinunziò volontariamente all’alta posizione in cui la benevolenza imperiale volea conservarlo; e fermò definitivamente la sua stanza in Siviglia, ove di frequente gli erano pôrte occasioni di servir la corona e la scienza coll’applicazione de’ suoi lumi tecnici. Nella elezione di questa dimora, pare che don Fernando abbia voluto vendicarsi di Siviglia con un procedere degno di suo Padre, stato perseguitato sin oltre la tomba da quella città calunniatrice.

Ed ecco in qual modo combinò la sua vendetta.

Durante il suo viaggio nelle Fiandre accompagnando Carlo Quinto, il figlio di Cristoforo Colombo aveva stretta relazione con teologi e dottori in diritto di alta rinomanza: imaginò di formare con questi uomini di studio e di pietà una specie di comunità libera, nella quale le simpatie surrogherebbero i voti,

  1. “Se ordenó que.... el examen y desputas se hiziessen en presencia de don Hernando Colon y en su casa; y que no pudiesen dar el grado, sin su aprobacion, hallandose en la ciudad de Sevilla.” — Herrera, Historia general de las Indias occidentales. Decada 4, lib. II, cap. v.