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capitolo decimo 397

un carteggio amministrativo colle autorità della Spagnuola, e di una comunicazione dell’imperatore al capo della Chiesa. La notorietà di questi prodigi valicò il mare, penetro in Ispagna, e si diffuse, sopratutto, nel Nuovo Mondo.

Il nome della città di Vera Cruz non ha altra origine che la memoria della Vera Croce, onorata alla Concezione. La pretesa spiegazione del nome di Vera Cruz data da alcuni storici non merita pur di essere presa in esame: dicono che Fernando Cortez nomino così Villa-Rica, perch’era sbarcato colà il venerdì santo. Se avesse voluto consacrare la memoria del giorno del suo sbarco, avrebbe chiamato questo luogo Ave Crux oppure Vexilla Regis, ma non gli avrebbe dato il nome speciale di Vera Croce, spontaneamente attribuito dalla popolazione della Spagnuola alla sola croce dell’isola che operava prodigi.

Fernando Cortez è stato il più abile, il più felice, e, al tempo stesso, il più umano e più religioso de’ conquistadores. Non vuolsi dimenticare ch’ei si trovava a San Domingo quando vi sbarcò Cristoforo Colombo reduce dal suo ultimo viaggio; e che nella sua qualità di parente di Ovando, il giovane Cortez, che dimorava probabilmente con lui, ebbe, nonostante la sua età, occasione di riconoscere la pietà dell’Ammiraglio. Il genio precoce di Fernando non trascurava osservazione veruna. A molti indizi si riconosce che gli stava a cuore l’imitazione degli uomini grandi, e che volle modellarsi su Colombo: ad esempio di lui, inalberò la croce sulle sue navi; ad esempio di lui, piantò croci, e proclamò il nome di Gesù Cristo nelle nuove contrade. È fuor d’ogni dubbio che la fama de’ miracoli della Vera Croce lo avrà conquiso di ammirazione: sappiamo che si portavano come reliquie pezzetti di quella croce in Europa ed alle Indie. È sommamente probabile che Fernando Cortez abbia fatto inserire uno di que’ pezzetti venerati nella gran croce che piantò nel luogo da lui chiamato, per questo motivo, la Vera Croce, la Vera Cruz.

Se non si possono negare i miracoli operati dalla Vera Croce, si può molto meno dubitare che questa croce non sia stata piantata da Colombo; perocchè il suo nemico Oviedo ne conviene. Egli scriveva queste particolarità vicino ai luoghi mede-