Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/393


capitolo decimo 373

di nuova coltura. — Inoltre, la vecchia impresa latina di san Cristoforo, esprimente la bontà di questo apostolo gigante, spetta alla dolcezza di Colombo, alla buona novella di cui è nunzio, dacchè dice qui te mane vident, nocturno tempora rident. Queste parole evidentemente implicano il movimento futuro, il viaggio avvenire, nè possono in alcun modo riferirsi al passato.

In processo di tempo, dopo le invasioni dei Vandali, degli Ariani, essendo questa statua colossale diventata incomprensibile a molti, venne fuori in Alemagna, e ne’ paesi nordici una leggenda intesa a spiegare questa figura, e adattarsi alla vita di san Cristoforo. A poco a poco si modificarono gli accessorii della sua effigie: invece di un missionario portante Cristo, venne imaginato un eremita, che trasferiva gratuitamente dall’una sponda all’altra dei torrenti i viandanti sulle proprie spalle. Questo impiego, in tempi ch’esistevano pochi ponti per comodo de’ pellegrini, poteva essere utilissimo A motivo de’ suoi gagliardi omeri, san Cristoforo diventò capo-squadra de’ frati pontefici; o costruttori di ponti, modestamente dedicati a quell’opera, secondo l’esempio del giovane pastore san Benedetto, a cui il contado Venosino va debitore del ponte di Avignone. Fu detto, che, per provarlo, Gesù Cristo, sotto forma di un fanciulletto, venisse una notte a richiederlo di portarlo sull’altra riva del torrente ingrossato dalle piove, e che, quantunque al Santo dolesse alquanto di essere disturbato a quell’ora in cui suoleva pregare, pure, avendolo preso sulle sue spalle, riconobbe al peso enorme di quel bambolo, che andava sempre crescendo, che portava il Signore del mondo.

La tradizione misteriosa, e la grande effigie che la consacrava nelle chiese d’Oriente, presero, giungendo nelle foreste della Germania, e nelle nebbie delle plaghe settentrionali, il carattere di una leggenda volgare, di un aneddoto cristiano opportuno a trastullare le lunghe sere del verno. Avendo le pitture variato a somiglianza della tradizione, venne finalmente surrogato al mare un fiume, e rappresentato san Cristoforo, che traversa il fiume recandosi sulle spalle il fanciullo Gesù. Sovra una delle rive è un eremita, con in mano reliquie, vicino ad una cap-