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capitolo decimo 361


Colombo fornì opportunità alla Santa Sede di chiarire lo spirito di sapienza infallibile perpetuamente ispiratore della Chiesa, e di provare in guisa autentica che il Papato, anzichè fulminare anatema su coloro che ammettevano l’esistenza del Nuovo Continente, come hanno tante volte ripetuto gli scrittori del secolo decimottavo, ne lodò effusamente lo scopritore, e portò intorno la forma e la dimensione del nostro globo, un giudizio ben più ardito, esatto e sagace di quel de’ cosmografi e dei dotti di allora, e di ogni tempo.

    sioni straniere. Questo Seminario, creato collo scopo di propagare la fede nei paesi idolatri, venne stabilito sovra proporzioni veramente reali. Ai tempi nostri poche case sovrane avrebbero ideato una tale fondazione.
    Il Seminario di Fassolo conterà perpetuamente almeno ventiquattro allievi e cinque professori. I missionari formati in questo stabilimento, diretto dai preti di San Vincenzo di Paolo, saranno agli ordini della Sacra Propaganda, e sulla indicazione Sua andranno a recare il Vangelo in tutte le contrade del Globo.
    L’inaugurazione di questa casa ebbe luogo l’11 febbraio 1853 sotto la presidenza del venerabile arcivescovo di Genova, S. E. Monsignor Andrea Charvas, in presenza di scelta adunanza. Merita d’essere ricordata una circostanza di quel giorno: la sera del dì precedente, il signor Marchese Brignole Sale fece una caduta discendendo la scala del suo vasto palazzo che popolarmente è indicato col nome di Palazzo rosso, ed ebbe la sventura di rompersi e slogarsi l’avambraccio. Tutta la città ne fu desolata, ed ognuno pensava che l’inaugurazione dovesse essere protratta ad altro giorno. Ma con ammirabile energia di volontà, il marchese Brignole impedì che la cerimonia fosse differita, e recandosi col braccio fasciato, colla intrepidezza dello stoico pronunciò un discorso notevole per eleganza e modestia, e ciò come se accidente alcuno non avesse avuto luogo.
    Per tal modo, S. E. il marchese Antonio Brignole Sale fecesi da sè l’esecutore testamentarie del suo compatriotto Cristoforo Colombo, e con munificenza veramente condegna al Vice-re delle Indie, eresse questo monumento della sua pietà. Con una generosità che ricorda le donne consolari dei primi secoli cristiani, le Fabiole, le Marcelle, le Melanie, la signora Artemisia Negrone marchese Brignole Sale volle associarsi ai sagrificii pecuniari del suo nobile sposo; perciò il seminario è denominato a Genova: Collegio Brignole-Sale-Negrone.