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capitolo nono | 139 |
nimistà gli erano palesi, ma sacrificandosi anticipatamente al bene della umanità. Le dolcezze del riposo in seno alla famiglia, che non aveva potuto peranco gustare, la sua età, i suoi dolori, il riaprimento di una antica ferita, i patimenti da lui durati nella sua ultima esplorazione, non ebbero forza di rattenerlo: minacciato dagli anni, era impaziente di compiere l’opera sua: solo col mezzo di fatiche vieppiù prodigiose pensava di poter superare gli ostacoli, e giungere al suo scopo definitivo, la liberazione del Santo Sepolcro: ora, scoperta essendo la terraferma, parevagli che se giungesse a valicare lo stretto che doveva esistere verso la metà del Nuovo Continente, niente più si opporrebbe alla sua’circumnavigazione; sicché tornerebbe in Ispagna per l’Asia e la costa africana. In quest’ardita esplorazione confidava interamente sull’assistenza provvidenziale, che lo aveva sempre sostenuto: e coll’ardore della gioventù il rivelatore del globo si gettava a settant’anni verso l’ignoto, di cui sperava, sta volta, sollevare interamente il velo.