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Spagna. E sebbene quelle vaste regioni, che ora distinguonsi col nome di Savanne del nord, da soli trent’anni fossero state da popoli civilizzati visitate allora che scriveva il Beltrami, pure in così breve spazio di tempo quanta coltura e quanto lavoro! Colà, abbattendo foreste e squarciando il seno alla terra, si rinvennero quegli scheletri colossali, che il Beltrami osservava nei musei di Filadelfia, Baltimora, e Cincinnati, somiglianti alle forme degli Elefanti, dai moderni naturalisti distinti col nome di Mammouth. Tali resti di animali, riscontrati anche da Cuvier simili a quelli discoperti in Siberia e nell’Asia orientale di specie diverse da quelli dell’Africa, congiunti all’uso dei geroglifici de’ popoli, starebbero in appoggio all’opinione, che i primi abitatori delle Americhe vi penetrassero dalle regioni polari artiche, il che sarebbe ora meglio confermato dalle recenti scoperte di Maecher, il quale penetrando avventuroso dallo stretto di Behring ai paraggi prima percorsi dai navigli venuti dalla Baia di Baffin, accertava del famoso passaggio del nord, oggetto di tante ricerche, e causa di tanti disastri.

Importanti e diligenti sono le annotazioni del Beltrami, perchè fatte sulla faccia dei luoghi medesimi, dai quali non lo ritrassero mai consigli o timori. Alto della persona con incesso nobile e franco, armato di fucile e di punta, e generoso di doni, dei quali vanno quegli aborigeni desiderosissimi, seppe egli aprirsi ogni via, penetrando pur anco fra le tribù dei Sioux e dei Cypowais, rivali fra loro irreconciliabili, sospettose, avi-