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de’ popoli dell’antico continente. E l’abate Brasseur de Bourbourg, in lettere pubblicate nel novembre del 1855 a Nuova York, descrivendo le ruine di Cakin da lui scoperte nel 1855 a Rabinal presso Guatemala, dice: leggesi nella storia originale Je’ Quichi di Ximenes, redatta da lui e da Scherzer, che i Quichi discesero dal nord est, che passarono anche mari e luoghi nebulosi, e che trovarono colà civiltà antica.
Nel 1721 il Padre Francesco Ximenes, Provinciale dei Domenicani nella Provincia di Guatemala, ridusse in buon castigliano e commentò una antica storia dell’origine degli Indiani di Guatemala scritta in lingua guica. Quel lavoro, che gli avea aumentata la fama del sapere, era andato perduto, e ne scoperse parte il dott. Scherzer del 1854 nella biblioteca di S. Cario a Guatemala in carattere difficilissimo a leggere. Lo Scherzer lo copiò diligentemente e lo fece pubblicare dall’Accademia delle scienze a Vienna del 1857 col titolo Las Historias del Origen de las Indios de esta Provincia de Guatemala.
Queste preziose storie originali dell’America centrale dicono creati in quel continente gli animali e gli uomini, e fondato il regno da indigeni, e non corrispondono al giudizio che ne recò Bourbourg.
Contemporaneo del padre Montonilla e cooperatore alla benedetta opera di schermire i Messicani dalle violenze dei conquistatori fu Bernardino Ribeira, uno di quelli la cui santità splende di luce più pura. Nato a Salamanca da famiglia illustre, si rese france-