dalla dolcezza alla più violenta irritazione, alla crudeltà, e, come quelli che hanno tutto mutabile, che posseggono pochissimo, e che sono sempre spinti da urgenti necessità personali, poco attendono a legami di famiglia e di società, hanno poco rispetto per le donne, delle quali si giovano per lavori più duri ed abbietti, come istrumenti più economici. Mutabili e capricciosi sono anche nelle idee e nelle pratiche di religione, come nelle altre cose, e Beltrami si convinse non essere vero che abbiano una cognizione determinata e generale di un ente supremo. Appo loro il feticismo è in pieno vigore, adorano quando cose nocevoli, quando cose utili, quando oggetti strani come detta la fantasia di ciascuno, e la loro religione è tutta mista di fattucchierie colle quali curano anche le malattie. Piangono lungamente i morti per rito non per vero dolore, e li seppelliscono volti ad oriente. Mischiano le cose sacre alle profane, principiano e finiscono ogni cerimonia colla danza, ed inframmettono le mense ai riti, ed alle deliberazioni politiche, delle quali incidono memorie nelle cortecce degli alberi. Preferiscono accamparsi sui fiumi per comodità di viaggi a pesca e caccia, e per essere più pronti a scampare dai nemici. Fabbricansi canotti ingegnosissimi, leggerissimi, ed impenetrabili all’acqua, perchè involti esternamente di corteccia di betulla, e con canotti rovesciati e coll’architettura de’ canotti fanno loro capanne pure coperte di cortecce. Intrecciano reti di corteccia, e preparano abiti di pelli con muscoli di