in giorni solenni procurano col fuoco e coll’acqua in antro venerato. Li Scioux stanno dispersi dal Mississipì al Missouri, dalle sorgenti del quale alla Baia d’Hudson s’accampano li Assiniboini loro affini, perchè ambidue rami dei Dacotas, che Beltrami scoperse essere venuti dal Messico da circa duecent’anni per sottrarsi alle persecuzioni degli Spagnuoli. Li Assiniboini sopra spazio sì vasto non oltrepassano li 25 mila, dei quali un quinto sono guerrieri, e li assottigliano specialmente le pugne frequenti e distruggitrici che alimentano fra loro gelosie e vendette. Beltrami, sempre seguendo gli studii da lui fatti fra selvaggi, dice che gl’Indiani del nord parlano lingue affini, delle quali si distinguono quattro gruppi, l’algonchino, il cherokeo, l’irochese, il narcotano.1 Somiglianti pure gli parvero tutti di tipo fisico, di tradizioni, di coltura, di costumi, e irrise a quelli che delle idee ed usi ed indole loro traggono sistemi che li fanno o fierissimi o dolci e mansueti. Giacchè trovò fra loro grandi contradizioni, irregolarità e mutabilità, ed è ben naturale. La loro semplicità di vita fa che gli istinti, l’attività nervosa trovino debolissimo freno e contrappeso nel raziocinio, e però soggiacciono a rapidi passaggi dalla quiete e
- ↑ Enrico Schoolkraft nel 1850 mostrò che negli Stati Uniti, compresi Texas, Utah, Nuovo Messico, e California di fresco annessi, stanno ancora 450 mila indiani aggruppati in 140 tribù, distinte in 7 classi di dialetti: li Appalasiani, li Achelachi, i Cherocei, li Irochesi, i Dacota, li Shoshoni, li Alzenchini.