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pritori dell’America, associare il suo al nome loro. E sentendo quanto maraviglioso fiume fosse il Mississipì quanta parte ne restasse ignota verso le sorgenti rimontanti al cuore settentrionale dell’America in regioni favolose, ed avendo opportunità di condurvisi, deliberò intraprendere una spedizione su quello, senza altro sussidio che le sue forze fisiche e morali.
La velocità colla quale gli emigrati europei dai ricchi elementi naturali degli Stati Uniti coi migliori strumenti della civiltà del mondo antico applicati liberamente cavarono frutti prodigiosi, è il più bello e grandioso spettacolo sociale.
Fra il 1000 ed il 1100 alcuni missionari, seguendo le tracce de’ venturieri normanni, che aveano colonizzato l’Islanda e scoperto la Groenlandia sino dal 873 penetrarono alle coste del Canadà. Alle quali pervenuto nel 1497 per l’Inghilterra il veneziano Gio. Cabota co’ suoi figli Lodovico, Sebastiano, Santo visitò le coste di Terra-Nuova, del Labrador e della Florida.
Poco dopo, nel 1501 Gasparo Cortereal da Lisbona perlustrò più lungamente il Labrador e ne rapì 57 selvaggi. Nel 1524 poi il fiorentino Giovanni Verazzano per la Francia scoprì le coste della Terra Nuova e dei Stati Uniti del nord, dove dieci anni dopo penetrò pel S. Lorenzo nel Canadà Gio. Cartier pure per la Francia. Li sbocchi del Mississipì furono veduti primamente dallo spagnuolo De Soto nel 1541, ma il di lui corso interno restò ignorato ancora lungamente.
Prima dal Canadà penetrò allo sbocco in lui del Mis-