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tanto, si affacciavano alla stanzuccia, guardavano, tornavano muti, nulla di nuovo.

Ma il mattino del quarto giorno, prima che fosse l'alba, nell’aia c'era già la cassa lunga, lunga, coperta con un lenzuolo bianchissimo. In terra, dalla testa, ardeva la lanterna. Arrivavano da tutti i sentieri dei boschi, alla sfilata, uomini e donne; davano un giro intorno alla cassa, poi si mettevano a gruppi, in disparte. Come tutto fu pronto, acce- sero le lanterne, quattro uomini levarono la cassa a spalle sulle stanghe; ed era l’ora in cui il po- vero Biagio soleva uscir, con la scure sul braccio, per avviarsi a’ suoi lavori nei boschi, nella buona aria che tira prima che s’alzi il sole.

Il più vecchio dei boscaiuoli principiò il rosario, gli altri risposero; alla prima avemaria quei della cassa partirono, e in due file dietro di loro, tutti salirono la costa.

Tutti salvo che Nunzia ed Anna. Esse guarda- rono finchè poterono vedere gli ultimi della fila tra i faggi; poi col cuore schiantato si sentirono venir adosso qualcosa, come se i boschi mandas- sero vento, e una gran voce gridasse dalle pro- fondità dei valloni: Mai più?

E se anche Pellegro non fosse tornato mai piu?

Non c’era stato verso a tenerlo. Lo avevano pregato, scongiurato, badasse a non andare in gola al lupo, che i carabinieri l'avrebbero preso. Egli aveva risposto che tutta la vita si sarebbe sentito rimordere, di non aver accompagnato al sepolcro quel povero Biagio, morto per cagion sua: stes-