Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
la ==
v'è più spiriti, nè streghe, nè diavolo, nè Dio; peccato non esser ancora giovani, che vorrei fare tanti peccati da subissare il mondo! — Chi lo capiva ? Poi siete arrivati voi, e hai visto. Nevvero che pa- reva un biscione? E come venne, quando torna- vamo, e incontrammo il signor parroco che pas- seggiava con quell’ebreo, sul ponte!
— Che ebreo? — chiese Pellegro.
— Un signore ebreo che venne a stare nel borgo, un vecchio ricco come il mare. Ebbene, Biagio vo- leva gettarli tutti e due nel fiume. Ce ne volle a tenerlo! Forte come un erpice! Diceva che quando si vedono di quelle cose, un parroco con un ebreo, è inutile stare al mondo. Batteva sempre li, mentre, bel bello, tirandolo, pregandolo, siamo arrivati a casa mia. Prima di entrare s'impunta, e mi dice: « Babacco, senti. Ti ricordi che quarant'anni fa, siano mancate delle donne da queste parti? » Io, dopo che tutti gli avevano contradetto, non ebbi cuore di dir di no; e risposi che sì, che veramente una donna del Ponte ai prati era mancata, e non se n'era mai più risaputo nulla. Allora egli ghignò fiero fiero, venne rosso rosso, muggi come un toro e stramazzò per terra, come se gli avessero data una mazzata sul capo, così...
— Fra tutti l'abbiamo ammazzato! — disse Pel- legro quasi tra sè.
— Presto, presto! — si mise a urlare Anna spa- ventata: — gli torna, gli torna!
Corsero tutti. Biagio dava già i tratti. Non valse che gli si affannassero intorno, : che accendessero