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— È fuggito quando comparvero i carabinieri: — rispose la povera giovane.
— Tornerà, tornerà che è galantuomo; non te- mere di nulla. E ridono i carabinieri...! Dovrebbero esser buoni a spiegar le cose meglio dei preti; e invece son ignoranti. E poi vanno dietro solo ai poveri diavoli...
Quella faccia, quelle parole, quel fare di Biagio; nessuno ci capiva più nulla. Ma dalla tema di ve- derlo andare in bestia, ognuno badò a fare quello che aveva detto lui; il quale, senz'altro, pigliato il bastone di pruno che aveva lavorato colle proprie mani, nei tempi vissuti alla macchia da disertore, parti.
— Poi lo seguiremo — disse il marito d’Anna: — mi pare tutto la nonna quando principiò a darle di volta il cervello. Aveva anch'essa la sua età.
— Siamo a qualche brutto momento! sospirò Anna: — ah! quel soldato, quel soldato, ci ha por- tato disgrazia! Che hai tu, Nunzia, che sembri un avemaria infilzata?
— Lasciala stare, povera figliuola: vuoi che balli quando ha il suo nonno in quello stato?
Nunzia si tirò in disparte. Il padre e lo zio, fatte in fretta le cose, si incamminarono taciturni e col- l’animo in pena,
— Per carità non vi fate vedere da lui! — rac- comandò Anna di sulla porta; e poi dentro, alla figliola che seduta sur una panca piangeva:
— Cosa piangi ora? Non è mica morto, non è.
Nunzia si alzò stizzita ed usci.