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Dove vai? — Ma... sin li, a Montevideo. E va. Se volete, troverete presto compagnia.

— Ma per imbarcarsi ci vorrà il passaporto.

— Passano porti e mari i nostri senza tante carte. Di qui in tre salti si è in Provenza, a Marsiglia; e quei capitani là portano via magari il diavolo...

In quel momento, pel sentiero che veniva dalle fondure, spuntavano una dopo l’altra parecchie mucche, piccine, spigliate, di mantello biondo, di corna corte, con certe testine allegre; e dietro di esse una giovinetta alta, slanciata, bionda come una spica. Se ne veniva via, via, scalza, facendo la maglia. Il caldo, il verde, il silenzio da cui usciva quella fresca figura di giovane, fecero a Pellegro un senso di pace infinita. Essere già in America con una donna come lei, oppure star lì tutta la vita in quei boschi.

Il vecchio credè che guardasse le mucche e disse con piacere:

— E di bestie come queste che qui, ne avete ne’ vostri paesi?

— No. Da noi sono più grosse, più tozze, biancastre, con delle corna larghe e lunghe così...

— Zitto...! Adesso vi dico di che paese siete. Ho capito: voi siete italiano.

— Oh! e voi non siete italiano?

— Ci chiamavano così sotto Napoleone, in Spagna, in Prussia; ma, volevo dire... voi siete romagnolo.

— Romagnolo, quasi.

— È vero. Che buoi, che buoi, figlioli, da quelle