Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 51 — |
come dei lampi qua e là sulle vette, e nei lampi degli uomini grandi, con dei grandi schioppi, con dei carnieri grandi. Volavano. Tutto passò come un uragano dinanzi a me. E vi erano quelle tre maledette, e Catarinella belò sette volte, e le altre due gridavano: Buona caccia! — Allora capii che era la caccia del diavolo; quella che fanno per dannazione quei cacciatori che, al mondo, perdevano la messa le domeniche, o le altre feste comandate, per andare alla lepre. Ah! voi, tornate a ridere? Bisognerebbe che vi ci foste trovato voi, mentre che passata la caccia, mi sentii sulle spalle le zampe della pecora che ritta su quelle di dietro, fiutava nella mia nuca. «Catarinella dove vai?» — gridavano le altre due, una per parte — «Vado a cavallo » rispondeva quella che avevo adosso... Non morii, perchè pregavo e Dio non volle... ma ne ho visti dei più fieri di voi che, dagli spaventi presi, morirono giovani come steli d’aglio...
— Via, non vi turbate, che io non rido per offendervi. — Raccontate così bene che par di vedere: vi credo, vi credo — disse Pellegro cominciando a pigliar diletto in quella testa strana.
— Del resto — proseguiva il vecchio gia infalconito un poco: — se starete qui, vi farò toccar con mano.
— Ci avrò piacere: Ma per poco, che la mia idea è d’andarmene in America. Ì
— L’America? Per noi è la via dell’orto. Vi capita alle volte un vicino, credete che venga a darvi la buona sera. Che! invece viene a dirvi addio. —