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come dei lampi qua e là sulle vette, e nei lampi degli uomini grandi, con dei grandi schioppi, con dei carnieri grandi. Volavano. Tutto passò come un uragano dinanzi a me. E vi erano quelle tre maledette, e Catarinella belò sette volte, e le altre due gridavano: Buona caccia! — Allora capii che era la caccia del diavolo; quella che fanno per dan- nazione quei cacciatori che, al mondo, perdevano la messa le domeniche, o le altre feste comandate, per andare alla lepre. Ah! voi, tornate a ridere? Bisognerebbe che vi ci foste trovato voi, mentre che passata la caccia, mi sentii sulle spalle le zampe della pecora che ritta su quelle di dietro, fiutava nella mia nuca. « Catarinella dove vai? » — grida- vano le altre due, una per parte — « Vado a ca- vallo » rispondeva quella che avevo adosso... Non morii, perchè pregavo e Dio non volle... ma ne ho visti dei più fieri di voi che, dagli spaventi presi, morirono giovani come steli d’aglio...

— Via, non vi turbate, che io non rido per of- fendervi. — Raccontate così bene che par di vedere: vi credo, vi credo — disse Pellegro cominciando a pigliar diletto in quella testa strana.

— Del resto — proseguiva il vecchio gia infal- conito un poco: — se starete qui, vi farò toccar con mano.

— Ci avrò piacere: Ma per poco, che la mia idea è d’andarmene in America. Ì

— L’America? Per noi è la via dell’orto. Vi ca- pita alle volte un vicino, credete che venga a darvi la buona sera. Che! invece viene a dirvi addio. —