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più dolci e sublimi emozioni, e vi passai meditando fra il cielo e la terra, una notte. E pure chi crederebbe? La Sacra Statua di Loreto non è ne Herma, ne torso, ne fittolo, ma è una figura intiera, col suo lusso di pieghe nei panni, con la vaghezza di nudo nel Bambino, e con le mani e coi piedi, come sono d’ordinario tutte le Statue. La veste poi a campana, è un drappo che si leva e si mette, e si tiene sopra la Statua, per appendervi le margherite, le gemme, e i voti che si offrono dai Fedeli.
23. Se il Sig. Cavaliere verrà un altra volta a Loreto, potrà verificare le cose da Sé medesimo; e prima ancora di questo viaggio, potrà leggere la descrizione minuta della Statua nell’opera notissima del Serragli1. «Ella è figurata in un tronco di cedro, ovvero legno di Setim, alto sopra di 4. palmi, fatta per mano di S. Luca che al naturale ve la ritrasse. È di volto sereno e grave, miniato come di una mistura di argento, benché per la antichità e varj lumi d’intorno, imbrunito. Ha corona in testa, intagliata a merletti nell’istesso legno, con le chiome sparse, e sopra, manto ceruleo cadente a piedi, e riportato d’avanti al sinistro braccio, con cui regge il Bambino in forma stante, come anche la Madre, che con la destra lo sostiene ne’ piedi, pur di manto ceruleo, e vesticciola rossa, con la destra in atto di benedire; alla sinistra ha il Mondo in mano. La veste della Madonna é di color di oro, cinta di zona ingemmata, con fibbia avanti, da cui pende il cingolo: cose tutte effigiate in uno stesso tronco, benché sodo e incorrotto, come ogni altro legno della Sacra Stanza.»
24. Conforme a questa descrizione è quella che se ne trova nella operetta del Lucidj, in cui anzi si vede impressa la immagine della Statua, senza il drappo o veste a campana 2. Così pure si
- ↑ Serragli Silvio. La Santa Casa abbellita. Loreto 1637, parte I. cap. XIII. pag. 42.
- ↑ Lucidj Antonio. Notizie della Santa Casa. Loreto 1780. pag. 15.