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la speranza di farla pendere un giorno nella Basilica Lauretana1. Quindi Egli sà dove stia, e chi ne sia il Proprietario, e tuttavia non dice in qual parte del Mondo si trovi, se in Francia, Spagna, o in Italia. Ancor questo è un indizio di trascuranza, poiché non v’è nessuno il quale scriva di pitture o di statue, senza specificare possibilmente il luogo in cui stanno.

10. Io poi non sono intelligente delle Arti, e quando anche vedessi la tavola di cui si tratta, non saprei formarne giudizio. Nulladimeno attenendomi alle sole parole dell’istesso Sig. Cavaliere, penso che la pittura da lui descritta, e allegata come una prova, non sia altrimenti la Immagine della Santa Casa di Nazaret. Imperciocché quando essa giunse miracolosamente in Italia aveva una porta sola, e così restò sempre, finché ai tempi di Clemente VII. vi si aprirono tre nuove porte, e fu murata la antica. Questo è un fatto notissimo a tutti, sopra di cui non sorge alcun dubbio2. La Casa però rappresentata nella tavola di Andrea di Assisi ha due porte, dunque non è la immagine della Santa Camera di Loreto.

11. Ecco le parole precise del Sig. Cavaliere «La prospettiva della Sacra Edicola è assai ben disegnata con chiari oscuri bellissimi, specialmente nelle due porte laterali». Ma l’unica porta che vi era nella Santa Casa, non stava nel prospetto, bensì nel mezzo del fianco laterale che volge a Settentrione «Una tum erat janua, ut supra demonstravimus, in medio fere pariete qui vergit ad Septentriones»3. Dunque la celebrata pittura di Andrea di Assisi, in cui le porte stanno in un fianco, non è la immagine della Santa Camera di Loreto.

12. Anzi lo stesso Sig. Cavaliere dichiara, che la pittura tenuta da lui sotto gli occhi, non è la Santa Casa di Nazaret, ma è so-

  1. Ricci, pagina 8, 16.
  2. Si veda il Torsellino, Libro II, Cap. XXIII.
  3. Torsellino, loco citato.