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92 così parlò zarathustra — parte seconda

croci tormentose, ma il domandare a me stesso: la vita ha proprio anche bisogno della plebe?

Son necessarie le fonti avvelenate, i fuochi puzzolenti, i lividi sogni e gli acari nel pane della vita?

Non il mio odio, bensì la mia nausea fu il verme roditore della mia vita! Ah, mi stancai presto dell’ingegno, quando trovai arguta anche la plebe!

E ai governanti voltai le spalle, quando vidi che cosa era ciò che essi chiamavano governare: il mercanteggiare e il patteggiare per la potenza con la plebe!

Dimorai tra popoli che parlavano un altro linguaggio — con le orecchie chiuse: affinchè mi restasse estraneo il linguaggio con cui mercanteggiavano e patteggiavano per la potenza.

E turandomi il naso riandai indispettito il passato e il presente: invero l’uno e l’altro puzzano di plebe che scrive!

Simile ad uno storpio, che sia cieco e sordo e muto: così vissi a lungo, per non dover vivere con la plebe che domina, che scrive e che gode.

Faticosamente, guardingo, il mio spirito salì i gradini; l’elemosina del godimento era il suo ristoro: nell’appoggiarsi al suo bastone così trascorre la vita del cieco.

Che successe? In qual modo mi liberai dalla nausea? Come ringiovanì il mio sguardo? Come raggiunsi a volo l’altezza, là dove al fonte più non si siede la plebe?

Forse la mia nausea mi ha creato le ali e le forze presaghe di nuove sorgenti? In verità, molto alto dovetti volare per discoprir un’altra volta la sorgente della gioia!

Or l’ho trovata, fratelli! Oh come limpido qui nella più sublime altezza scorre per me il fonte della gioia! Una vita esiste, in cui la plebe non attinge alla fonte!

Quasi troppo presto per me trascorri, o fonte di gioja! E bene spesso tu vuoti la coppa, mentre credi riempirla!

E ancora devo imparare ad appressarmi a te con maggior riserbo: soverchio impeto è questo con cui il mio cuore ti corre incontro — il mio cuore, su cui arde la mia estate breve, calda, mesta, oltre ogni misura beata. Quanto il mio cuore estivo ardentemente anela alla tua frescura!