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66 | così parlò zarathustra - parte prima |
Tale mosse come un eroe alla ricerca delle verità, che finì poi col conquistarsi una piccola e graziosa menzogna. Egli la chiama il suo matrimonio.
Tale altro si mostrava difficile ed era riguardoso ne’ suoi rapporti con la gente; ma a un tratto guastò tutto col suo «matrimonio».
Tale altro pretendeva dalla sua donna le virtù degli angeli. Ma a un tratto divenne egli lo schiavo della donna, e ora avrebbe bisogno egli stesso di diventare un angelo.
Sinora i compratori mi son riusciti tutti molto cauti, e assai accorti. Pure, anche l’uomo più astuto compera la moglie nel sacco.
Molte follìe di breve durata per voi hanno il nome d’amore.
E il vostro matrimonio mette un fine a coteste piccole follie, diventando una follia eterna.
Il vostro amore per la donna è l’amore della donna per l’uomo: ohimè, potess’essere la compassione per gli dèi sofferenti e nascosti! Ma le più volte si tratta di animali che s’intendono tra loro.
Il vostro miglior amore non è che una similitudine estatica e una fiamma dolorosa. Esso è una face che deve guidarvi a più alti destini.
Voi dovete amare al di sopra di voi! In tal modo solamente imparate ad amare. E perciò dovete ingoiare il calice amaro del vostro amore.
C’è dell’amarezza anche nella coppa del miglior amore: così essa esalta il desiderio del superuomo: così procura essa la sete a te, che vuoi creare!
Sete per il creatore, freccia e desiderio del superuomo; parla, fratello mio, intendi a questo modo la tua volontà del matrimonio?
Sacra m’è una tale volontà, sacro un tal matrimonio».
Così parlò Zarathustra.