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44 così parlò zarathustra - parte prima


La guerra e il coraggio hanno operato cose più grandi che non l’amore del prossimo. Non la vostra compassione, bensì il vostro valore ha finora salvato chi era in pericolo.

Che cosa è bene? voi chiedete. Esser valorosi. Lasciate che le ragazzine sentenzino: «è buono quello che è bello e commovente».

Vi dicono senza cuore; ma il vostro cuore è genuino, ed io amo il pudore della vostra cordialità. Voi vi vergognate del vostro flusso, come gli altri del loro riflusso.

Voi siete brutti? Ebbene, miei fratelli, avvolgetevi nel sublime, che è il manto della bruttezza.

E quando la vostra anima diventerà grande, essa sarà altera, e nella vostra grandezza sarà la malizia. Io vi conosco.

Nella malizia s’incontrano l’altero e il fiacco. Ma si fraintendono: io vi conosco.

Voi dovete avere soltanto nemici cui si convenga l’odio, non il disprezzo.

Voi dovete andar orgogliosi del vostro nemico: allora i successi di lui saran pure i vostri.

Ribellione — è la distinzione dello schiavo: la vostra sia l’obbedienza! Il vostro comandare sia un obbedire!

Ad un buon guerriero la parola «tu devi» suona meglio di quella «io voglio».

E a tutto ciò che v’è caro voi dovete permettere che sia comandato.

Il vostro amor della vita sia l’amore della vostra più sublime speranza e la vostra più sublime speranza sia la vostra più sublime idea della vita!

Ma questa vostra più sublime idea voi dovete tollerare vi sia comandata da me — ed essa suona: «l’uomo è tal cosa che deve essere sorpassata».

E dopo ciò vivete d’una vita d’obbedienza e di lotta! Che importa di viver lungamente? Quale è il guerriero che domanda d’esser risparmiato?

Io non vi risparmio, io vi amo profondamente, miei amici di guerra!».

Così parlò Zarathustra.