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110 così parlò zarathustra - parte seconda


E questo segreto ancora la vita confidò a me: «Vedi», mi disse, «io sono quella cosa che sempre deve superar sé stessa».

«Certamente voi la chiamate volontà della generazione o istinto del fine, del sublime, del lontano, del molteplice: ma tutto ciò non è che una sola cosa e un mistero».

Io vorrei piuttosto perire, che rinunziare a questa cosa; e in verità dovunque c’è un perire — un cader di foglie vive — La, vita sacrifica sé stessa per la dominazione.

Che io debba essere una lotta, e un divenire, e un fine, e un contrasto di fini! Ah, chi indovina la mia volontà, indovina anche per quali oblique vie essa sia costretta ad avanzare!

Di tutte le cose che io creo, e per quanto io le ami, in breve io sono costretto ad essere l’avversario; ciò impone la mia volontà.

E anche tu, che vuoi conoscere, null’ altro sei che un sentiero, che un’orma della mia volontà; la mia volontà della dominazione cammina coi piedi della tua volontà del vero!

Certo s’ingannava colui che proclamò la «volontà d’esistere»; una tale volontà è falsa dacché ciò che non esiste non può volere; ma quello che è già nell’esistenza, come potrebbe ancora voler esistere?

«Soltanto dov’è vita è anche volontà»; ma non già volontà di vivere, bensì volontà di dominare!

Molte cose per i viventi han più pregio che non la stessa vita ma di questo pregio parla ancora la volontà della dominazione!

Questo mi apprese un giorno la vita; e con ciò, o saggi tra i saggi, io sciolgo l’enigma del vostro cuore.

In verità, io vi dico: Non v’ha un bene e un male imperituri! Fuor di sé essi devono sempre superare sé stessi.

Coi vostri valori e con le vostre parole di bene e di male voi esercitate un potere, o apprezzatori di valori ed è questo il vostro amore nascosto, e lo splendore, e il tremolare e il traboccare della vostra anima.

Ma una forza maggiore e un nuovo pregio sorge dai vostri valori: e contro quella si spezza l’uovo e il guscio dell’uovo.

E chi deve essere un creatore nel bene e nel male, in verità deve essere prima di tutto un distruttore dei valori.